27/09/2023
Nel settore dei trasporti commerciali è facile seguire una logica giornaliera: questi carichi devono andare qui, abbiamo bisogno di un autista là, c’è da riparare un pneumatico e così via. La vita è frenetica e noi lavoriamo e viviamo nel presente.
Ma le crescenti pressioni sulle flotte di veicoli che richiedono una maggiore sostenibilità ha modificato sensibilmente questa prospettiva. Ora dobbiamo ridurre le emissioni di CO2 e sappiamo di doverci prendere cura dell’ambiente. Ma la dura realtà è che stiamo avanzando verso un futuro nel quale le regole saranno molto diverse. E se non siamo pronti potremmo avere dei grandi problemi.
Ci sono almeno tre settori nei quali la vita sarà molto più difficile per le flotte di autocarri se non diventi un’azienda a ridotte emissioni di carbonio:
Finanziario - è molto probabile che le flotte che non soddisfano determinati standard subiranno multe pecuniarie.
Legale - potresti non poter più operare come stai facendo.
Reputazione - i clienti subiranno le stesse nuove condizioni e saranno portati a scegliere solo partner che soddisfano tali standard di trasporto. Anche l’assunzione di conducenti sarà altrettanto problematica.
Come sarà questo futuro? In Francia, ad esempio sappiamo che le società di trasporto avranno bisogno di un CEE (Certificat d’Economie d’Energie). Per ottenerlo devi fare determinate cose: devi rigenerare e devi riscolpire i pneumatici. Devi avere i TPMS su tutti i pneumatici e sottoporli a regolari controlli per la bilanciatura. Inoltre, devi utilizzare pneumatici con determinate etichette.
Una volta ottenuto il CEE, puoi vendere il carbonio che risparmi, ad esempio a società petrolifere che si preparano a vivere in un mondo nel quale dovranno pagare per compensare tutte le attività ad alto consumo di carbonio in cui sono impegnate. D’altro lato, se non sei completamente conforme, dovrai pagare delle sanzioni.
Sebbene le regole possono cambiare in futuro, la CEE è considerata al momento come una licenza per operare in futuro, quindi è un problema fondamentale per le flotte francesi, e anche le flotte in tutta Europa stanno facendo lo stesso per prepararsi alla futura legislazione nazionale e dell’UE.
Il ruolo dei fornitori, che si tratti di produttori di autocarri o altri fornitori chiave come Goodyear, era tradizionalmente quello di aiutarti a gestire i problemi ’quotidiani’. Ma anche il loro ruolo deve cambiare.
Ogni volta che noi di Goodyear andiamo a fare visita a un grande cliente in Francia, la conversazione verte sempre su a che punto sono in termini di qualificazione CEE. Ci impegniamo per aiutarli a fare in modo che i loro pneumatici siano in linea con la CEE, il che non comporta solo il consumo di carburante, ma anche la gestione del fine vita e altri fattori.
Questo si estende anche ad aspetti di responsabilità sociale. Recentemente un cliente ha spiegato che partner come Goodyear dovrebbero fornire prove concrete delle azioni sociali che stiamo intraprendendo a favore della regione locale del cliente. Il piano "Better Future" di Goodyear prevede di investire in questi progetti così da poter fornire esempi concreti e dimostrare che siamo partner con tutte le carte in regola per il futuro. Sembra ormai evidente che tali credenziali CSR saranno obbligatorie in futuro.
A fronte di questo nuovo scenario, si dovranno incoraggiare le flotte a considerare metodi di pagamento alternativi. Alcune organizzazioni stanno sottoscrivendo degli accordi con Goodyear che prevedono un prezzo per chilometro. Non stipuliamo contratti di fornitura di determinate quantità di beni; al contrario, ci impegniamo perché ogni aspetto legato ai pneumatici sia in linea con il nuovo mondo nel quale tali beni saranno utilizzati. Ci vengono poste domande sui nostri servizi e su come li forniremo per garantire loro la conformità con le nuove leggi. Gli ultimi tre grossi contratti sottoscritti da Goodyear si basavano proprio su questi aspetti.
Ma se da un lato le flotte di trasporto francesi hanno almeno la CEE a cui puntare, la nostra destinazione è ampiamente vaga e indefinita. Si tratta di una terra sconosciuta: non sappiamo quali saranno le regole né dove si trovi esattamente. Tuttavia, la nostra coscienza (e quella dei clienti finali) ci fa spinge in quella direzione. Dobbiamo arrivarci e l’unica cosa che possiamo controllare è quando decidiamo di partire.
Tutti sono diretti verso lo stesso nuovo mondo. Ma ti ci arriverai per primo?
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